La Firenze di Carlo Michelstaedter
- Tipo – Storico-artistico
- Nazione – Italia
- Regione – Toscana
- Provincia – Firenze
- Comune – Firenze
- Difficoltà – facile
- Data compilazione – 14.03.2018
- Autore – Antonella Gallarotti su progetto di Luca Barbirati e Sara Vergari
Percorso
Il percorso, ideato da Luca Barbirati e Sara Vergari, propone le tappe fiorentine di Carlo Michelstaedter: la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella (1), l’Hotel Stella d’Italia e San Marco in via dei Calzaiuoli (2), via dei Servi (3), via Faenza (4), via Antonio Giacomini (5), l’Istituto di Studi Superiori in piazza San Marco (6), l’Accademia di Belle Arti in via Ricasoli (7), l’alloggio di Nadia Baraden in via Gustavo Modena (8), piazza Vittorio Emanuele II (9).
1. Stazione ferroviaria Santa Maria Novella. Il 27 Ottobre 1905 Carlo Michelstaedter arriva a Firenze dopo un viaggio di cinque giorni. La sera stessa scrive alla famiglia: “[…] m’avviai lentamente per la Piazza Santa Maria Novella, via Banchi, via Cerretani e arrivai quasi senza saperlo alla Piazza del Duomo. […] un brivido mi corse per la schiena e non potevo staccarmi da lì né saziarmi di vedere”.
2. Via dei Calzaiuoli. Presso il celebre Hotel Stella d’Italia e S. Marco, all’angolo con via del Corso, C.M. passa la sua prima notte a Firenze. Il piccolo ingresso era al n° 8 e il prezzo pagato 2 Lire.
3. Via dei Servi. Dal 28 al 31 Ottobre 1905 C.M. prende in affitto una camera nel palazzo al n° 3. In una lettera alla famiglia scrive che deve fare 112 scalini per raggiungerla e che è un po’ fredda, ma in compenso gli ricorda piacevolmente una “soffitta”: “dalla mia finestra, sporgendomi, arrivo a vedere quel sublime spruzzo di marmo che è il campanile di Giotto, e dal condotto si gode la vista di tutta la cattedrale e da là ho notato appena quanto più alta sia la cupola che il campanile”.
4. Via Faenza. Dal 31 Ottobre al 10 Dicembre 1905 C.M. abita nell’appartamento della signora Viola Fortini, già titolare della stanza di via dei Servi. Stringe amicizia con il figlio della padrona, Ubaldo, col quale organizza varie gite ed escursioni a Campo di Marte, a Fiesole e a Settignano. Loro comune amico era Scipio Slataper.
5. Via Antonio Giacomini 4. Il 1 Febbraio 1906, dopo un mese passato con Oberdorfer in una stanza da cui poteva vedere i colli di Fiesole, si trasferisce nella palazzina al n° 4 di via Giacomini (zona Savonarola). Qui vi rimane per tre anni fino al suo rientro definitivo a Gorizia nel Giugno 1909.
6. Piazza San Marco 2. Sede della sezione filologica e filosofica dell’Istituto di Studi Superiori frequentato da C.M. e meta di molti intellettuali triestini (Slataper, Giani e Carlo Stuparich). Tra i suoi compagni di studi Arangio-Ruiz, Chiavacci e l’innamorata Iolanda De Blasi.
7. Via Ricasoli 66. All’interno dell’Accademia delle Belle Arti si trova l’aula della Scuola del Nudo frequentata dall’amica Nadia Baraden.
8. Via Gustavo Modena 7. Al terzo piano della palazzina abitava Nadia Baraden, presso la signora celeste Sanesi, proprietaria dell’alloggio.
9. Piazza Vittorio Emanuele II (oggi Piazza della Repubblica). L’11 Aprile 1907 alle ore 13 Nadia Baraden si suicida con un colpo di rivoltella sparato alla bocca.
(A cura di Luca Barbirati e Sara Vergari)
Il dépliant in formato pdf è scaricabile dalla sezione Bibliografia michelstaedteriana – Saggi e articoli del sito: http://www.michelstaedter.beniculturali.it/index.php?it/149/bibliografia-michelstaedteriana&pag=2